Primo tempo soporifero con fitte reti di passaggi da parte di entrambe le squadre. Poi le zampate improvvise di Hernanes e Floccari, propiziate da Mauri. Quindi la reazione del Bari, che però trova solo un palo con Castillo. Se una capolista si dimostra in grado di imitare il predatore felino, cioè di sonnecchiare a suo piacimento per poi piazzare un paio di zampate fulminee al momento giusto, magari con l'aiuto della fortuna, allora vuol dire che le ambizioni sono fondate. E' il caso della Lazio di stasera, andata a nozze col gioco al piccolo trotto del Bari, ma poi abile a colpire due volte e fortunata in difesa. Una Lazio che dunque conserva il primato in classifica, con due punti di vantaggio sulle milanesi.avvio al cloroformio — Parlare di un avvio "di studio" è un eufemismo: nessuna delle due squadre appare interessata a manovrare il cambio per mettere una marcia alta, entrambe tengono palla in modo insistito, ai limiti del soporifero. Solo verso il quarto d'ora si inizia a vedere qualcosa: da una parte c'è un colpo di testa di Almiron (centrale per Muslera), dall'altra si registra un tiro di Hernanes fuori di poco. Ma per vedere un'occasione vera bisogna aspettare il 24', quando un colpo di testa di Dias manda il pallone a sfiorare il palo alla detra di Gillet, già battuto. E' però una fiammata, perché successivamente entrambe le squadre riprendono quel possesso palla che sa tanto della vecchia "melina". E che si trascina fino all'intervallo (unica emozione, un tiro di S.Masiello deviato a terra da Muslera), con buona pace del pubblico.
La gioia di Hernanes dopo il gol. LaPresse
La gioia di Hernanes dopo il gol. LaPresse
la ripresa — Si riparte senza sostituzioni e soprattutto con lo stesso copione. Azioni sonnolente da entrambe le parti fino al settimo minuto, quando la solita fitta rete di passaggi della Lazio trova i piedi buoni di Mauri, che da metà campo pesca in area un liberissimo Hernanes: aggancio pronto e tiro sotto le gambe del portiere. E a quel punto la partita cambia. Ora il Bari è costretto a farla, e lascia inevitabilmente ampi varchi ai contropiede avversari: quello dell'11' sembra la fotocopia del gol, ma Zarate spara sull'esterno della rete. Poi però quando Mauri ha la palla buona su una respinta difensiva in area e spara da sinistra fuori misura, è Floccari a intervenire sulla traiettoria: il tocco non è da manuale del calcio ma spiazza il portiere infilandosi alla sua destra. Va comunque dato merito al Bari, che dopo il secondo gol ritrova il suo orgoglio e ha due opportunità: con Castillo (palo) e Almiron. Ma questa Lazio ha in poppa un vento fatto anche di di buona sorte