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Consigli per scommettere: dropping odds, cosa sono e quanto ci dicono sulle partite

Scommettere è l'unico gioco dove l'importante non è solo partecipare, alzi la mano chi non è d'accordo. L'impetuoso spalancarsi del mondo delle giocate online e la conseguente saturazione del mercato italiano ha trovato campo fertile nello stivale, il numero di chi tenta la fortuna con le scommesse sportive è sempre in aumento e i fatturati di questo settore proseguono in un'ascesa senza arresti. 

Sarebbe troppo semplice rifugiarsi nel classico adagio “italiani, un popolo di 60 milioni di allenatori”, troppo arduo tracciare un profilo psicologico di chi tra questi sceglie di trasformare il presunto talento in una seconda fonte di reddito. Ci limiteremo a dire che pochi riescono davvero nell'intento, chi c'è riuscito ha però smesso di credere ciecamente nell'aiutino della dea bendata. 

Un atteggiamento assennato e ben focalizzato su alcuni aspetti chiave dello scommettere può regalare qualche soddisfazione in più rispetto al primitivo brivido del rischiare la sorte. Arricchirsi è tutt'altra storia, ma raggiungere un attivo nel nostro piccolo bilancio non è un'impresa impossibile. Andiamo ora a vedere una tecnica specifica per ridurre il rischio di perdita per le nostre puntate, una strategia che si basa sul capire le scelte dei bookmakers e le variazioni di quota da essi applicate, le così dette “dropping odds”. 

Cosa sono le dropping odds?

La traduzione letterale è “quote in perdita”, una formula utilizzata nei paesi anglofoni soprattutto in riferimento a temi economici. In questo caso specifico stiamo parlando di quelle variazioni di quota applicate dagli allibratori su una certa scommessa. Esempio: alle ore 8.00 la vittoria della Fiorentina sul Torino è quotata 2,0; alle ore 20.00 (diciamo 45 minuti prima del match) la stessa quota è scesa a 1,5. 

Cosa significa? Che secondo il bookmaker le possibilità di vittoria dei viola sono passate dal 50% (100:2,0) al 66% (100:1,5). 

Consideriamo ora la differenza tra le due quote: 2-1,5= 0,5. Questo numero ci serve per capire quanto l'allibratore pagherà meno la scommessa in caso di vittoria. Il calcolo da fare è: differenza tra le quote x 100 / quota di partenza. Quindi:

0,5 x 100 / 2 = - 25%

Insomma, le percentuali della Fiorentina sono aumentate e la possibile vincita puntando su essa si è abbassata. La diminuzione del pagamento è però più alta dell'aumento della percentuale di vittoria. Questo fattore dovrebbe dissuaderci dal puntare, o spingerci ancora più insistentemente a farlo, questo dipende da quale fattore ha causato la variazione di quella quota.

Cause: tutti scommettono sulla favorita

Prendendo sempre a riferimento l'ipotetica partita Fiorentina-Torino, diciamo che la quota iniziale 2,0 per la vittoria della viola sancisce una possibilità di vittoria da 50 e 50. Per molti scommettitori attenti può essere una possibilità allettante visto che la Fiorentina ha il vantaggio di giocare in casa, magari ha anche bisogno di fare punti, la quota giustifica il rischio. Ma a questo punto è l'allibratore a rischiare di dover poi pagare tutti coloro che hanno raddoppiato il capitale scommesso, ergo abbassa la quota a 1,5 dissuadendo le troppe scommesse in entrata e assumendosi un rischio minore. 

Cause: infortuni 

Per definizione la causa scatenante delle dropping odds. L'infortunio di un campione non solo è un dispiacere per il gioco, ma anche per le quote visto che le possibilità di vittoria della sua squadra si abbassano drasticamente (e le quote si alzano). Questo è un effetto che ricade sulle scommesse relative alle singole partite ma anche e soprattutto su quelle antepost che riguardano la vittoria finale del campionato, puntate antepost che alcuni siti scommesse consentono di fare come nel caso di SNAI  in cui sono offertli gli antepost per ciascuno sport.

Se, con i dovuti scongiuri, il bomber della Fiorentina dovesse infortunarsi non ne risentirebbero solo le possibilità di vittoria contro il Torino, ma anche quelle per la corsa allo scudetto. Per contro il rientro in rosa di un campione costretto in infermeria comporterebbe una nuova impennata delle possibilità di vittoria, è sempre consigliabile dare un'occhiata alla tabella degli indisponibili. 

Cause: fattori anomali

Qui entriamo nell'imponderabile, relativo solo a partite che sollevano molta attenzione da parte dei bookmakers e degli scommettitori. Un presidente promette un importante premio partita, le condizioni meteorologiche appesantiscono il campo limando la differenza tecnica delle squadre, un avvenimento inconsueto scuote il morale delle squadre. Si tratta di casi sui generis, vanno affrontati a seconda della propria sensibilità o esperienza. La via d'uscita più semplice in questi casi è rinunciare a quella quota e passare avanti. 

Consigli utili per leggere le variazioni di quota 

Abbiamo capito cosa sono le dropping odds e quali possono essere le cause scatenanti. Ora possiamo applicare delle scelte a seconda del nostro stile di gioco: se amiamo le scommesse sicure puntiamo sulle quote in ribasso, se preferiamo il rischio (o pensiamo di avere qualche dritta in più) aggiriamo la tattica dell'allibratore o addirittura puntiamo lì dove la quota è in rialzo. 

Gli unici consigli pratici possono essere: scegliere un buon sito di scommesse, che segnali in maniera chiara le quote e che magari abbia una comoda applicazione mobile. Poniamo l'ipotesi di ricevere una breaking news sull'infortunio di un calciatore, potrebbe tornarci molto utile riuscire a piazzare subito una scommessa su quella partita prima che l'allibratore cambi le quote. 

Tenere d'occhio un certo numero di quote che ci interessano, monitorarne le normali variazioni. In caso si verifichi una precipitazione delle percentuali, ergo una quota in perdita, allora sapremo cosa fare.