ROMA -"La Var è il presente ma soprattutto il futuro e chi non lo accetta è meglio che si adegui, e in fretta" ha dichiarato Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno.
"Bisogna assuefarsi alle innovazioni. Noi siamo contenti, non tutto all'inizio, com'era prevedibile, poteva essere perfetto ma se andiamo a vedere le percentuali, su 10 interventi se ne sbaglia uno e grazie alla Var. Va perfezionata, va velocizzata ma funziona e funziona molto bene. Ieri ero a Verona e ci sono stati 4 interventi del Var, uno più preciso dell'altro. L'auspicio è che ce ne sia sempre meno bisogno ma quando interviene la Var significa garanzia per tutti, è uno strumento di giustizia, uno strumento eccezionale. Tutti hanno capito che è utile, poi un errore ci può stare: pensate all'investimento tecnologico della Ferrari che poi perde un Gp per una candela da 30 euro. L'imprevisto c'è sempre ma il pubblico ha capito e ha accettato per davvero questo mezzo. Anche i giocatori si stanno adeguando anche se ci sono ancora cose che non si possono vedere come certi calciatori esperti che davanti alla decisione arbitrale e alla risposta della Var vanno dal direttore di gara ma a dire cosa? A beccarsi l'ammonizione. Le proteste si vanno esaurendo ma se qualcuno non accetta l'innovazione allora vuol dire che ha altri tipi di problemi. Anche Montella si deve adeguare a questa nuova forma di calcio. La carriera non se la gioca solo lui ma tutti, giocatori, arbitri. Quando le cose non vanno affiora un po' di nervosismo, di tristezza, ma Montella sa perfettamente come ci si deve contenere. Se la sua squadra girasse al 100% come auspica non sarebbe qui a commentare l'episodio, è un momento difficile e gli auguro di risolverlo velocemente. Il mio auspicio è che a breve, quando avremo finito di dare tutte le spiegazioni dal punto di vista del protocollo, non parleremo più di Var. C'è una regola e chi non la conosce se la studia, indietro non si torna. Spero che a breve non si parli più di Var ma di calcio. Gli arbitri non devono abusarne e arbitrare come se non ci fosse".
"Bisogna assuefarsi alle innovazioni. Noi siamo contenti, non tutto all'inizio, com'era prevedibile, poteva essere perfetto ma se andiamo a vedere le percentuali, su 10 interventi se ne sbaglia uno e grazie alla Var. Va perfezionata, va velocizzata ma funziona e funziona molto bene. Ieri ero a Verona e ci sono stati 4 interventi del Var, uno più preciso dell'altro. L'auspicio è che ce ne sia sempre meno bisogno ma quando interviene la Var significa garanzia per tutti, è uno strumento di giustizia, uno strumento eccezionale. Tutti hanno capito che è utile, poi un errore ci può stare: pensate all'investimento tecnologico della Ferrari che poi perde un Gp per una candela da 30 euro. L'imprevisto c'è sempre ma il pubblico ha capito e ha accettato per davvero questo mezzo. Anche i giocatori si stanno adeguando anche se ci sono ancora cose che non si possono vedere come certi calciatori esperti che davanti alla decisione arbitrale e alla risposta della Var vanno dal direttore di gara ma a dire cosa? A beccarsi l'ammonizione. Le proteste si vanno esaurendo ma se qualcuno non accetta l'innovazione allora vuol dire che ha altri tipi di problemi. Anche Montella si deve adeguare a questa nuova forma di calcio. La carriera non se la gioca solo lui ma tutti, giocatori, arbitri. Quando le cose non vanno affiora un po' di nervosismo, di tristezza, ma Montella sa perfettamente come ci si deve contenere. Se la sua squadra girasse al 100% come auspica non sarebbe qui a commentare l'episodio, è un momento difficile e gli auguro di risolverlo velocemente. Il mio auspicio è che a breve, quando avremo finito di dare tutte le spiegazioni dal punto di vista del protocollo, non parleremo più di Var. C'è una regola e chi non la conosce se la studia, indietro non si torna. Spero che a breve non si parli più di Var ma di calcio. Gli arbitri non devono abusarne e arbitrare come se non ci fosse".