Mancano ancora otto gare al termine del campionato cadetto e già in casa Bari s'incomincia a parlare di calciomercato. Questa volta, però, non è quello dei giocatori a tenere banco, ma il futuro di Antonio Conte. Siederà o meno sulla panchina biancorossa il prossimo anno? Il silenzio del mister biancorosso sul tema lascia presagire, tra alcuni tifosi baresi, il probabile addio alla panchina dei pugliesi. Certo è che Conte è una persona che ama più parlare con i risultati sul campo che del suo futuro alla stampa.Nessuno, tra i sostenitori dei galletti dimenticherà mai quel 28 dicembre del 2007, quando divenne allenatore del Bari dopo una breve parentesi in Serie B con l'Arezzo. Pur essendo nato a Lecce, Conte è entrato subito nei cuori dei baresi per la sua umiltà, umanità e la signorilità con le quali svolge quotidianamente il suo lavoro. Grazie a queste doti e per i buoni risultati fin qui ottenuti, è diventato l'idolo assoluto ed incontrastato della tifoseria pugliese. I sostenitori accorsi a Pisa non dimenticheranno mai l'inchino di Conte, a fine partita, sotto la curva occupata da loro. Era da molti anni, più precisamente dagli anni di Catuzzi, che a Bari non si vedeva tanto entusiasmo nei tifosi ed un gioco veloce, pratico e divertente come quello studiato dall'ex calciatore della Juve.Il nome di Antonio Conte in questi mesi di campionato è stato accostato a tante panchine di Serie A, come ad esempio Juventus, Roma, Napoli. Ma la realtà è che l'allenatore leccese è ancora al suo posto sulla panchina del Bari. Il silenzio di Conte sull'eventuale rinnovo del contratto per il prossimo anno fa preoccupare, e non poco, la platea barese. Tutti sperano in un immediato rinnovo del contratto, ma anche in caso contrario il Bari non si farebbe trovare impreparato. Nomi se ne fanno tanti, ma le voci più accreditate parlano in particolare di due allenatori emergenti: Colantuono e Giampaolo