MILANO - "Sappiamo di andare ad affrontare una grandissima squadra, che è imbattibile da sei anni. E' una partita difficile, dobbiamo fare una grandissima gara, pensare ai novantacinque minuti di domani e mettere in difficoltà la Juventus" ha dichiarato il tecnico del Milan, Rino Gattuso, in vista del big-match di campionato con la Juventus.
"Spero che la squadra stia bene, anche chi è andato in Nazionale è arrivato con una mente più fresca. Ho visto i giocatori con una buona gamba, con voglia di fare questa partita. La sosta ci voleva, ci volevano queste due settimane. Speriamo di fare questo rush finale come gli ultimi due mesi. Allegri è stato anche mio ex compagno, mi ha sempre rispettato, mi ha sempre dato i premi e mi ha trattato come un giocatore vero, non l'ho mai dimenticato. Lo ringrazio anche come allenatore. Venivo da un infortunio, per un anno e mezzo non ero me stesso, non ero il giocatore che ero prima, arrancavo. Max aveva ragione, ci siamo chiariti, gli ho chiesto scusa. E da due-tre anni a questa parte c'è un grandissimo rapporto, c'è grande amicizia e rispetto. Ho lasciato il Milan perché era finita un'epoca, gli invidio la bravura, quando vai a studiare la Juve non ci capisci nulla. Vuol dire avere grande conoscenza e grande staff. Ha grandi giocatori ma è migliorato tanto, è diventato un grandissimo allenatore. La mia priorità ora è il Milan. Siamo una squadra in crescita, ci stiamo giocando qualcosa di importante. Il contratto bisogna farlo in due, penso che non ci sarà alcun problema".
"Spero che la squadra stia bene, anche chi è andato in Nazionale è arrivato con una mente più fresca. Ho visto i giocatori con una buona gamba, con voglia di fare questa partita. La sosta ci voleva, ci volevano queste due settimane. Speriamo di fare questo rush finale come gli ultimi due mesi. Allegri è stato anche mio ex compagno, mi ha sempre rispettato, mi ha sempre dato i premi e mi ha trattato come un giocatore vero, non l'ho mai dimenticato. Lo ringrazio anche come allenatore. Venivo da un infortunio, per un anno e mezzo non ero me stesso, non ero il giocatore che ero prima, arrancavo. Max aveva ragione, ci siamo chiariti, gli ho chiesto scusa. E da due-tre anni a questa parte c'è un grandissimo rapporto, c'è grande amicizia e rispetto. Ho lasciato il Milan perché era finita un'epoca, gli invidio la bravura, quando vai a studiare la Juve non ci capisci nulla. Vuol dire avere grande conoscenza e grande staff. Ha grandi giocatori ma è migliorato tanto, è diventato un grandissimo allenatore. La mia priorità ora è il Milan. Siamo una squadra in crescita, ci stiamo giocando qualcosa di importante. Il contratto bisogna farlo in due, penso che non ci sarà alcun problema".