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Nazionale: Buffon, "Il ct Ventura si definisce assolutamente sereno"

ROMA - Per la Nazionale Italiana di calcio diventa decisiva la partita con l'Albania e bisogna comunque vincere.


"Non andare al Mondiale di Russia 2018 sarebbe un disastro, una catastrofe, una tragedia sportiva, è stato detto in diversi modi, ma adesso c'è solo da portare a casa la qualificazione e cancellare certe parole. Le critiche del post-Macedonia sono state tante, ma Ventura non ci sta ad auto-definirsi arrabbiato, anche perchè, dice qualsiasi aggettivo metto ora diventa una notizia di prima pagina domani" ha dichiarato il portiere e capitano della nazionale Gigi Buffon "Eppure in realtà il ct si definisce assolutamente sereno".

"C'è assoluta serenità per come ho visto lavorare anche stamattina la squadra, mi aspetto sicuramente un passo avanti rispetto alla ripresa con la Macedonia. Sono assolutamente soddisfatto del percorso che abbiamo fatto, ci sono ancora enormi margini di miglioramento, ma ci vuole del tempo per farlo" ha dichiarato invece il ct Gian Piero ventura "Negli ultimi mesi la grande disponibilità dei giocatori ci ha permesso di migliorare, una volta che supereremo i playoff vedremo quanto siano stati utili questi miglioramenti. Quando ho iniziato questa avventura ho detto che l'Italia aveva bisogno di un ricambio generazionale vista l'età, ma avevo anche detto che non si poteva prescindere da certi punti di riferimento come Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci e De Rossi che hanno fatto e stanno facendo la storia della Nazionale. Finita la partita con la Macedonia non c'era la depressione di cui si è parlato, sapevamo che si poteva fare molto meglio e allora, d'accordo con quelli che voi chiamate senatori ma io chiamo punti di riferimento, c'è stata una riunione per spiegare ai giovani cosa significa indossare la maglia azzurra e cosa serve per superare i playoff. E' successo semplicemente questo, ne sono contento e li ringrazio pubblicamente, hanno confermato che non sono semplicemente giocatori, ma sono uomini e punti di riferimento. Adesso quel che conta è riportare equilibrio e ritrovare serenità per giocarsi i playoff. L'Italia vuole e deve arrivare ai Mondiali, per farlo deve creare i presupposti per giocarsela con grande serenità, non conta quello che viene scritto, a volte si va sopra le righe, ma bisogna accettarlo, fa parte del gioco, ma la cosa più importante è preparare i playoff con serenità e superarli. La voglia di fare c'è, dico da 13-14 mesi che questo è un gruppo straordinariamente unito, non dimentichiamo che mancano 5-6 giocatori importanti, quelli che ti danno quel tasso d'esperienza che aiuta anche i più giovani, ovvero quelli su cui abbiamo lavorato in questi mesi e speriamo che ci permettano di passare alla cassa in futuro. Per volontà e cuore spero e credo che quella di domani sarà un'Italia diversa rispetto a quella del secondo tempo con la Macedonia".